Irecoop Emilia-Romagna, Istituto regionale per l’educazione cooperativa, in collaborazione con Archilabò, società cooperativa sociale, invitano
docenti, educatori/trici e tutti/e coloro che a vario titolo si occupano di tecnologie per la didattica, apprendimento cooperativo, open education e risorse educative aperte
a partecipare alla scrittura di contributi destinati a essere selezionati e presentati nella cornice dell’evento:
OPEN EDUCATION & COOPERATIVE LEARNING
Un workshop per sperimentare la metodologia dell’apprendimento cooperativo e l’utilizzo delle risorse educative aperte (OER), attraverso la presentazione degli output del progetto ALL-INCLUSIVE SCHOOL, cofinanziato dal programma Erasmus+.
Durante il workshop – che si terrà in modalità a distanza – sarà possibile testare All-in Social Books Creator, una web app progettata per la realizzazione e la condivisione di risorse digitali aperte e accessibili.
Clicca qui per iscriverti all’evento.
DEADLINE: 29 novembre 2020, ore 13:00
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Desidero partecipare alla Call for paper
Desidero condividere con voi una importante esperienza durante il periodo di DAD.Il periodo di isolamento forzato che il nostro Paese stava vivendo durante la scorsa primavera ha reso l’apprendimento a distanza una pratica quotidiana. Era quindi, e lo è tuttora, più che mai estremamente importante rendere gli studenti protagonisti attivi e creatori delle proprie conoscenze. È fondamentale prendere in considerazione l’aspetto emotivo legato all’apprendimento. Allo stesso tempo è importante cercare le opportunità di una riflessione serena e coinvolgente per alleviare le difficoltà oggettive che il forzato isolamento sociale costringe gli studenti ad affrontare ogni giorno. In questo scenario di apprendimento ho cercato un approccio interdisciplinare che potesse promuovere l’apprendimento collaborativo, il pensiero critico e la creatività in questi tempi di apprendimento forzato a distanza. Il pensiero storico e la creatività possono essere stimolati grazie alla tecnologia, attraverso Europeana, dove “le fonti devono essere selezionate, contestualizzate e (soprattutto) diventare parte delle attività di apprendimento per gli studenti” (Stegers). In una situazione di crisi come quella dettata dal Covid 19, abbiamo cercato di attivare le competenze per il pensiero critico attraverso programmi di educazione a distanza, partendo dalla promozione di atteggiamenti come la corretta alimentazione in situazioni di isolamento forzato o il confronto storico delle nostre condizioni con quelle critiche del passato, cioè le situazioni di guerra. Approfittando delle collezioni e delle risorse iconografiche di Historiana, gli alunni sono stati invitati a confrontare la situazione in Germania e in Italia. Allo stesso tempoabbiamo cercato di tener conto della situazione emotiva, dei bisogni e delle preoccupazioni dei nostri studenti: a volte dobbiamo fare i conti con la loro confusione, ma anche con la loro intolleranza in situazioni frustranti, come quella che molti stavano e , purtroppo ancora adesso, stanno vivendo. Ci sentiamo moralmente coinvolti nel dare e nel concepire uno spazio per questi momenti nella nostra formazione a distanza, ma cerchiamo anche di alleggerire il peso dell’attuale isolamento. Partendo da un video satirico dell’emittente televisiva tedesca ZDF 2, rivisitato didatticamente per mezzo di playposit, abbiamo analizzato la tendenza spropositata all’acquisto di carta igienica e pasta che ha caratterizzato sia i tedeschi che gli italiani durante la prima fase della pandemia del coronavirus. Con questo approccio abbiamo cercato di affrontare con un po’ di leggerezza una questione che si è rivelata in realtà molto seria. Inoltre, abbiamo pensato di riflettere, attraverso l’analisi dei documenti storici offerti dal portale europeo, sul ruolo che il cibo ha avuto in tempi di crisi. Sono stati analizzati anche i libri di cucina di guerra e li abbiamo confrontati con un ebook che è apparso nei giorni iniziali della pandemia e che porta il titolo: “Cucina di resistenza”. Alla fine della nostra ricerca gli studenti suddivisi in piccoli gruppi, hanno scelto una ricetta dai vecchi libri e l’hanno realizzata a casa. Hanno inoltre riportato le testimonianze dei nonni riguardo a circostanze di guerra legate all’alimentazione . Ogni studente del gruppo ha realizzato una parte di un filmato per la realizzazione della ricetta prescelta, ricetta che èstat registrata per creare un video finale. Si è realizzata una sorta di sfida culinaria in cui i coetanei hanno valutato il lavoro dei gruppi sulla base di una rubrica condivisa. Cosa volevamo e cosa abbiamo raggiunto?Grazie all’utilizzo di diversi tools come mentimeter, padlet, flipgrid e il portale Europeana abbiamo sicuramente messo in gioco:Metodologia inclusiva e innovativa
Coinvolgimento attivo e collaborativo
Ricerca e analisi di materiali autentici
Sviluppo competenze in L2
sia allo scritto che all’orale
Utilizzo responsabile delle TIC e delle fonti
Sviluppo di atteggiamento resiliente per l’espressione di una attiva
Cittadinanza europea